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21-03-2017

C’è un tesoro nascosto nei gusci di nocciola chiamato “Axos”

C’è un tesoro nascosto nei gusci di nocciola chiamato “Axos”

C'è un tesoro nascosto nei gusci della nocciola, si chiama Axos ed è un tipo di fibra prebiotica dai tanti effetti benefici.

Delle nocciole in sé, infatti, l'industria alimentare utilizza un po' meno della metà del suo peso, essendo circa il 50-55% del frutto rappresentato dal guscio e il 2% dalla cuticola, entrambi tradizionalmente destinati a diventare scarto e quindi rifiuto. Ferrero, che è il maggior utilizzatore mondiale di nocciole (impiega un terzo di tutte quelle prodotte nel mondo) da anni ha avviato programmi di ricerca alla scoperta dei possibili impieghi di questi preziosi “scarti”, non solo nel settore alimentare.

“Grazie agli studi avviati con università e centri di ricerca internazionali, abbiamo messo a punto un processo in grado di estrarre dal guscio il 20% di una fibra prebiotica molto interessante, l’Axos, che ha proprietà antiossidanti ed effetti benefici sul sistema immunitario, cardiovascolare e sul metabolismo dei lipidi”, spiega Roberto Menta, direttore nutrizione e sostenibilità Soremartec, la società del gruppo Ferrero specializzata in Ricerca & Sviluppo, “e ne bastano 2,2 grammi al giorno per avere effetti positivi”.

In più la cuticola del frutto (“la pellicina” che avvolge la nocciola) è ricca di polifenoli altrettanto preziosi nella lotta ai radicali liberi, alle malattie metaboliche e alla degenerazione cognitiva. “A marzo – spiega Menta - presenteremo i risultati di un nuovo studio realizzato con la Cambridge University e l'Università di Parma sugli effetti dei polifenoli contenuti nella cuticola di nocciola sull'elasticità delle arterie”.

Si tratta di progetti di ricerca sviluppati in un’ottica di economia circolare, che possono avere applicazioni non solo in ambito alimentare, ma anche in altri settori, dal cosmetico al farmaceutico. Una nuova economia realizzabile solo attraverso quelle che si possono definire “piattaforme”, sinergie e collaborazioni tra diversi settori.

"Un salto culturale che riguarda l'utilizzo delle risorse per creare innovazione e occupazione e che rappresenta la struttura stessa di quello che sarà la trasformazione dei prodotti agricoli e dell'industria alimentare", spiega Menta.

Il tema dell'economia circolare è stato al centro del primo seminario tematico della sesta edizione del “Master Universitario di II livello in Scienze e Tecnologie Alimentari per la Nutrizione Umana – Michele Ferrero”.

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